
La Marvel Comics esordisce per la prima volta in Italia nel 1957 con materiale non supereroistico; tra il 1957 e il 1960 la Casa Editrice Rama di Milano, in seguito divenuta Casa Editrice Itala, pubblicò alcune serie di genere western della Atlas Comics (antesignana della Marvel Comics) all'interno delle collane "Dinamite Kid", "Kid Colt" e "Kid Due-Pistole".
"Dinamite Kid" presentò alcune storie autoconclusive realizzate tra gli altri da Dick Ayers, Doug Wildey, Dan Barry nei primi 13 numeri della seconda serie della rivista, usciti tra il luglio e il settembre del 1957.
"Kid Colt", di cui uscirono 22 numeri tra il marzo del 1959 e il gennaio del 1960, presentò storie di Kid Colt (scritto da Stan Lee e disegnato da Jack Keller) e Dick il Giustiziere (scritto da Stan Lee e disegnato da Doug Wildey) e altre storie autoconclusive realizzate da Joe Sinnott, John Forte, George Tuska, Alfonso Greene, Dick Ayers, Fred Meagher, Al Williamson e l'italiano Pier Luigi De Vita.
"Kid Due-Pistole", di cui uscirono 22 numeri tra il marzo del 1959 e il gennaio del 1960, presentò storie di Kid Due-Pistole (realizzate da Joe Maneely, Charles F. Miller, Jack Davis, Marie Severin e Dick Ayers), Dick il Giustiziere, Kid Colt, Il Cavaliere nero (realizzate da Jack Kirby), Dan'l Boone, il Cavaliere Mascherato (realizzate da Don Perlin) e inoltre storie singole realizzate da Joe Sinnott, John Forte, George Tuska, Alfonso Greene, Dick Ayers, Fred Meagher, Al Williamson, R.Q. Sale, Romero Doxsbe, G. Woodbridge, A. Torres, Paul Reinman e George Severin.
Parte dei contenuti delle tre riviste furono ristampati più volte sotto varie sigle editoriali (Pini Segna, Il Rombo, Ponzoni) fino agli anni settanta.

Il Marvel Universe tradizionale, costituito dal materiale di genere supereroistico, fece il suo esordio nel giugno del 1966, quando sulle pagine di "Supplemento Linus Estate" (edito da Baldini & Castoldi) vennero pubblicate tre storie dei Fantastici Quattro (tratte dal primo numero di "Fantastic Four").
Nel febbraio del 1967, all'interno di "Supplemento Provo Linus", venne pubblicata un'altra storia dei Fantastici Quattro (tratta dal quinto numero della serie "Fantastic Four").

Nell'ottobre del 1966 la casa editrice Le Maschere di Milano lanciò la collana
"Il Serg. Fury e i suoi commandos", che proponeva le avventure belliche di Nick Fury (realizzate da Stan Lee e da Jack Kirby) tratte dalla serie "Sgt. Fury and his Howling Commandos"; la testata si concluse dopo 13 numeri nel maggio del 1967.

La Marvel Comics inizia ad essere proposta ai lettori italiani in modo stabile e continuo a partire dall'aprile del 1970, quando l'Editoriale Corno, una casa editrice di Milano diretta da Luciano Secchi (conosciuto anche con lo psudonimo di Max Bunker, uno dei più importanti autori italiani di fumetti), lancia il primo numero della collana "L'Uomo Ragno", immediatamente affiancata da "L'incredibile Devil".
Il successo delle pubblicazioni della Corno fu enorme e negli anni successivi vennero lanciate numerose nuove testate che consentirono di proporre ai lettori italiani gran parte della produzione della Marvel Comics.
Dopo anni caratterizzati da vendite altissime e da una continua espansione del parco testate il genere supereroistico entrò in crisi; nel 1980 il crollo delle vendite spinse la Corno a chiudere gran parte delle proprie collane.
Nel 1984 l'Editoriale Corno fallisce; l'ultima sua pubblicazione targata Marvel è il numero 58 della seconda serie de "L'Uomo Ragno", uscito nel febbraio del 1984.

Dopo il fallimento dell'Editoriale Corno la prima casa editrice a pubblicare materiale Marvel fu la Labor Comics, una piccola casa editrice umbra che aveva sede a Todi, che nell'ottobre del 1985 lanciò le collane "Alien" (che conteneva serie della Epic Comics, una sottoetichetta della Marvel che produceva storie indirizzate ad un pubblico adulto) e "Collana Labor", che pubblicava graphic novel tratte dalla collana americana "Marvel Graphic Novel".
Sotto l'impulso di Marco Marcello Lupoi (futuro direttore editoriale Star Comics e della Marvel Italia/Panini Comics) nel giugno del 1986 la Labor Comics varò "Marvel", una rivista antologica che conteneva storie tratte da alcune delle collane più famose apparteneti al Marvel Universe tradizionale; "Marvel" durò però solamente due numeri a causa del fallimento della casa editrice, che avvenne nel luglio dello stesso anno.


Nell'aprile del 1986 la Play Press iniziò a pubblicare materiale della Marvel Comics esordendo con la collana "Transformers".


Successivamente la Play Press ampliò progressivamente il proprio parco testate targato Marvel, varando serie come "Thor", "Iron Man", "Silver Surfer", "Namor", "X-Marvel" o "Wolwerine", oltre a pubblicare materiale Marvel all'interno di collane come "Play Book", "Play Book Collection", "Play Extra", "Play Special" e "Marvel Comics Presenta".
La Play Press interruppe la pubblicazione del materiale Marvel nel marzo del 1994.
Nel settembre del 1986 la Comic Art inizia a pubblicare materiale Marvel con il varo della collana "Conan - La Spada Selvaggia", alla quale nel marzo del 1989 si affianca un'altra testata regolare, "Conan il Barbaro".

Successivamente il materiale Marvel appare all'interno delle collane antologiche "Grandi Eroi", "L'Eternauta", "All American Comics" (1a e 2a serie), "Marvel Collection", "Best Comics" e "Capolavori dei Comics".


Nell'ottobre del 1993 viene lanciata sul mercato la collana "Morbius - Il vampiro vivente".


La Comic Art interrompe le pubblicazioni del materiale Marvel nel Marzo del 1994.
Nel maggio del 1987